S. Francesco Caracciolo
Fondazione dei Chierici Regolari Minori
nato a Villa S.Maria (CH) il 13/10/1563
Patrono dei Cuochi d’Italia
Accogliendo, in tal modo, la forza di Dio, e come vero devoto della Madonna, il Santo ne partecipa i frutti benefici verso tutti; specialmente verso gli amati cuochi, la cui vita e servizio, già così strettamente legati alla mensa umana, attingono – dal contatto con la Mensa Eucaristica – sorprendenti impulsi di gioiosa serenità personale e di feconda incisività sociale.
L’amore trae le sue origini dalla relazione Trinitaria, cui partecipa l’umanità riscattata dal sangue di Cristo; e, per la sua intrinseca natura, si a macchia d’olio. Chi, meglio di Francesco, seppe incarnarlo facendolo diventare luce ed azione verso coloro che per la loro condizione spirituale e materiale erano l’immagine vivente di Cristo.
I due amori (l’Eucarestia e la Madonna) ormai si erano fusi in una potente energia che lo spingeva a distribuire i frutti della sua elevata spiritualità a tutti gli emarginati e i reietti.
Da qui riceve significato la scelta del Santo come patrono da parte dei cuochi, nei quali, più che in ogni altro, si possono ben sposare le esigenze del corpo (per vivere nella sua fisicità) e quelle dell’anima, per vivere la vita di Dio.